Kali Mandir
Quando canto in nome della Legge Eterna,
ritrovo la Grande Pace e attingo alla Grande Energia.
Shiva e Shakti sono con noi.
la Via si dipana tra le stelle.
Il Risveglio è vicino.
Il canto di bhajan e kirtan è canto sacro in sanscrito,
lingua solenne ed antica. E cantare i nomi sacri è bhakti yoga, via della devozione e dell’emozione. Le parole del
canto sono le più alte: i nomi degli Dèi eterni e i loro attributi. E i nomi
degli Dèi sono i nomi degli archetipi fondanti, del Molteplice e dell’Unità del
Trascendente nell’Immanente. Invocare, recitare mantra, cantare bhajan
significa ricordare e dialogare con
la natura e con noi stessi. Il canto dei nomi sacri ci porta al di là di noi
stessi e del nostro piccolo mondo. E del molteplice ci mostra l’unità. Nel
canto la Via si apre, si manifesta agli occhi del cuore, lasciandosi percepire
direttamente. Il canto è interconnessione.
Cantando, voliamo. Le nostre ali sono ampie, intessute di parole sacre.
E così volando ci distacchiamo dal rumore del mondo e della mente. Siamo
perfettamente nell’attimo – e anche Altrove, tra le braccia del mistero. Kali Mandir è un piccolo Tempio della
Madre dell’Universo, in cui tutti possono entrare a piedi nudi – per cantare,
meditare o semplicemente ascoltare.
I Kali Mandir sono:
Alessandra Latini (harmonium)
Francesca Barboni (voce)
Lamberto Moretti (voce)
Lorenzo Zandri (chitarra e voce)
Lori Barboni (voce)
Matteo Tiranti (percussioni)
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